I radicali liberi sono delle specie chimiche capace di esistenza autonoma la cui caratteristica è quella di avere un elettrone spaiato nella sua configurazione spaziale che determina una notevole instabilità: tale instabilità si placa allorquando il radicale libero si appropria dell’elettrone mancante da un’altra molecola, rendendo sua volta quella radicale libero; è come una enorme catena di propagazione che si interrompe solo per l’effetto di sostanze antiossidanti capaci di sfamare il bisogno di elettroni dei radicali liberi.
Bisogna sfatare la credenza che radicale libero sia equivalente a danno, a negatività: questo non è vero, infatti i radicali liberi sono implicati nella risposta immunitaria: le cellule dell’immunità per difenderci dall’attacco di batteri liberano radicali liberi che collaborano alla distruzione della parete cellulare del batterio; l’ossido nitrico è un radicale libero che coopera alla regolazione del tono vascolare cioè alla vasodilatazione e vasocostrizione.
La formazione dei radicali liberi ha molteplici cause. Come si vede dall’immagine: il fumo di sigaretta, l’inquinamento ambientale, l’irraggiamento solare con i raggi UV, il metabolismo con la respirazione cellulare sono tutti elementi capaci di scatenare la produzione di radicali liberi.
Quindi la produzione di radicali liberi è una risposta di volta in volta fisiologica o patologica; in genere le specie reattive più comuni sono incentrate sull’ossigeno per cui si dicono ROS ovverossia specie reattive dell’ossigeno.
Nel nostro organismo vige un equilibrio tra la produzione fisiologica di radicali liberi e sostanze antiossidanti; si possono creare delle condizioni di esposizione a sostanze tossiche, di eccessivo lavoro della catena respiratoria cellulare ( come durante una intensa attività fisica), trattamenti farmacologici, troppo sole che determinano un eccesso di radicali liberi contro cui le risorse antiossidanti del nostro organismo non possono opporsi; si crea lo “STRESS OSSIDATIVO”.