Da un po’ di anni è sempre più comune confrontarsi con l’intolleranza a questa sostanza, il glutine, presente nei cereali che quotidianamente fanno parte della nostra alimentazione. E’ bene fare chiarezza sui termini e distinguere tra condizioni simili quali la Malattia Celiaca, la Gluten Sensitivity e l’Allergia al Frumento.
La Malattia Celiaca è una condizione di permanente intolleranza al glutine legata ad una condizione di predisposizione genetica: si determina una malattia autoimmunitaria con danno ai villi intestinali e conseguente atrofia ed infiltrato linfocellulare nella parete e malassorbimento importante. A tutt’oggi è più frequente la forma a comparsa tardiva rispetto a quella classica nei primi mesi di vita(6° – 24° mese).
L’incidenza della malattia in Italia è pari ad 1 caso ogni 100-150 persone, per cui ci aspettiamo circa 500.000 nuovi casi. La diagnosi è stata abbastanza semplificata dall’introduzione del test sugli anticorpi di tipo IgA anti-transglutaminasi, che in parte sostituisce la ricerca degli anticorpi contro la gliadina e l’endomisio. La diagnosi di conferma viene effettuata attraverso la biopsia dell’epitelio della mucosa duodenale in corso di gastroscopia. La gastroscopia può essere evitata in caso di positività familiare, positività agli anticorpi antigliadina, endomisio e anti-transglutaminasi in presenza di assetto genetico predisponente.
Al momento la terapia è prevalentemente quella di astensione assoluta dal glutine.
Numerosi studi e documenti ufficiali affermano come l’aumento della Malattia Celiaca sia da mettere in relazione all’aumentato consumo di cereali provvisti di glutine. Questo dato viene paradossalmente confermato anche dall’aumento della Malattia Celiaca in Cina, in una zona dove la coltivazione del riso è stata sostituita dalla coltivazione del frumento.
Altra cosa invece è la Gluten Sensitivity che ha in comune con la Malattia Celiaca la presenza del glutine come elemento scatenante, ma è una entità diversa. I sintomi: meteorismo, dolori addominali, alternanza di diarrea e stipsi importante, ma anche sintomi extraintestinali come rash cutanei, difficoltà di concentrazione, astenia, manifestazioni cutanee come eczema, sindrome depressiva.
Come si vede il medico si trova di fronte ad un a serie di segni e sintomi che vanno dalla celiachia, all’allergia al frumento, alla disbiosi intestinale; è quindi evidente che la diagnosi di gluten sensitivity è una diagnosi di esclusione: si eslcude l’allergia con la negatività degli anticorpi di classe IgE contro il frumento e la negatività dei Prick Test; si esclude la Malattia Celiaca con la negatività degli anticorpi antiendomisio e anti transglutaminasi. E’ altresi possibile ritrovare positivi gli anticorpi antigliadina di prima generazione.
La Gluten Sensitivity si presenta dall’età adolescenziale fino all’età adulta mentre è rara la comparsa nell’epoca pediatrica; dal punto di vista epidemiologico ha notevole rilevanza perché per ogni caso di Malattia Celiaca ci si aspettano 6 casi di Gluten Sensitivity, quindi 500.000 celiaci contro 3.000.000 di intolleranti al glutine.
Anche nel caso della Gluten Sensitivity la terapia vede un immediato successo con la restrizione assoluta degli alimenti contenenti glutine.
L’allergia al frumento invece è altra cosa rispetto alle due precedenti condizioni: ci troviamo di fronte ad una vera e propria reazione allergica determinata dalle proteine del frumento e non dal glutine, con il corteo classico di una reazione allergica con sintomi da lievi a molto gravi, fino allo shock anafilattico. La comparsa dei sintomi, proprio perché su base allergica, è rapida dopo l’assunzione del cibo contenente le proteine del frumento; i sintomi sono: prurito intenso e gonfiore alla bocca ed alla gola, forte lacrimazione e prurito agli occhi, eruzioni cutanee a tipo orticaria, sintomi gastroenterici come nausea, vomito, crampi e diarrea; purtroppo è possibile anche lo shock anafilattico con conseguenze molto gravi.
Lo scatenarsi di tutto questo è determinato dal fatto che il sistema immunitario riconosce come dannose le proteine del grano ed organizza la produzione di anticorpi per difendersi; la difesa tramite questi anticorpi determina lo scatenarsi della reazione allergica con le conseguenze che abbiamo detto.
Massima attenzione quindi, quando viene posta la diagnosi di allergia al frumento, ad evitare tutti i cibi che possano contenerlo, ma anche ad evitare cereali con proteine simili, per le reazioni crociate, come segale, orzo e avena.