DANNI AL GUSTO ED ALL’OLFATTO: il fumo di sigaretta provoca delle modificazioni importanti a livello della mucosa della bocca e del naso. Si determina, fondamentalmente, una riduzione della sanguificazione per l’effetto vasocostrittivo della nicotina: uno studio effettuato in Grecia mostra come lo spessore delle papille gustative si riduca, provocando quello che noi medici chiamiamo ipogeusia o peggio disgeusia, cioè alterazione del senso del gusto. Associato alla ipogeusia-disgeusia si realizza la riduzione della percezione degli odori che nel grosso fumatore può andare dalla riduzione (iposmia) alla assenza totale (anosmia). La cosa spettacolare è rappresentata dal fatto che già dopo poco tempo dalla sospensione del fumo si ha una splendida ripresa di gusto ed olfatto.
DANNI AI DENTI: macchie brunastre e decolorazioni dello smalto, aumento della formazione del tartaro, che altri non è se non placca batterica calcificata. Il fumo oltretutto aumenta il fenomeno del digrignamento notturno dei denti con erosioni marginali che indeboliscono sempre più il dente. La vasocostrizione indotta dalla nicotina agisce anche sulle gengive rendendole più deboli e suscettibili di attacchi batterici, con insorgenza di forme anche gravi di periodontite (la vecchia piorrea). Assolutamente di rilievo l’incidenza di tumori maligni del cavo orale, lingua, gengive, palato…
DANNI AL SISTEMA IMMUNITARIO: il fumo determina un generale indebolimento delle difese immunitarie attraverso la riduzione numerica dei linfociti T, ma specificamente a livello delle mucose direttamente interessate dal fumo si riducono le difese specifiche, quelle capaci di contrastare lo sviluppo di cellule tumorali o un attacco batterico o virale. Recentemente uno studio canadese ha dimostrato che il fumo di sigaretta favorisce lo sviluppo dell’Haemophilus influenzae perché modifica la capacità di risposta immunitaria verso questo batterio.
FUMO ED AUMENTO DI PESO: quante volte mi sono sentito dire “dottore non smetto di fumare perché ho paura di ingrassare”; beh oggi possiamo smentire questo luogo comune; uno studio americano, pubblicato nel 2014, dimostra come il fumo di sigaretta sia responsabile dell’aumentata produzione, a livello polmonare, di una molecola, la ceramide, capace di interferire col l’attività dell’insulina, promuovendo una condizione di iperinsulinismo. Come sappiamo l’insulina è l’ormone del carico, del risparmio, in una parola dell’ingrassamento….
FUMO E SONNO: il fumo di sigaretta ha un effetto stimolante sul cervello legato alla nicotina; tale effetto stimolante si ripercuote sul sonno nella misura di circa 1 minuto di sonno notturno in meno. La ripercussione si effettua prevalentemente sulla porzione di sonno “profondo”, quello più ristoratore. E’ ovvio che tante volte il fumatore incallito al risveglio si senta ancora stanco, con il bisogno di riposare ancora. La nicotina infatti inibisce la serotonina, un ormone che regola i ritmi circadiani; attiva la dopamina, un ormone legato al risveglio; di notevole importanza, nel generare un precoce risveglio è anche la sindrome d’astinenza al fumo, soprattutto per chi l’ultima sigaretta la fuma poco prima di mettersi a letto. Il fumatore incallito è soggetto, 2,5 volte in più, rispetto ad un non fumatore alla sindrome delle apnee ostruttive notturne; se il fumatore è anche obeso il rischio aumenta considerevolmente.
LA PELLE ED IL FUMO: la pelle è molto suscettibile ai danni del fumo; data la sua estensione è naturalmente esposta in maniera maggiore a fattori come il fumo e gli inquinanti atmosferici. Ovviamente la pelle è primariamente danneggiata dai raggi UV che agiscono favorendo la formazione di radicali liberi ed anche la glicazione del collagene; peraltro questi due meccanismi si favoriscono l’un l’altro. Come ho più volte scritto, la nicotina ha un effetto vasocostrittivo, soprattutto periferico, con conseguente riduzione del flusso ematico e quindi dell’ossigeno alla cute. Tutto ciò conduce alla “smoker face”che rappresenta un insieme di danni estetici che vanno dalle zampe di gallina a livello perioculare, al famoso “codice a barre” sul labbro superiore, alle rughe sottili perpendicolari alla bocca; non vi dico poi se la bocca presenta mancanza di denti, il quadro di decadimento è ancora maggiore.
volto di gemelli fumatori e non
Se a questo quadro cutaneo associamo i danni ai denti il risultato è veramente triste…
….continua